Carissimi amici,
L’appuntamento è per venerdì 27 maggio alle ore 19:30 al Museo Etrusco di Villa Giulia.
L’evento sarà eccezionale, non solo per la bellezza degli oggetti restaurati ma anche per la straordinarietà del Museo.
Vi aspetto numerosi come sempre.
Vi ricordo che, con nostro piacere, potete estendere l’invito ai vostri amici.
L’EVENTO
Guarda il VIDEO su YOUTUBE : il cortometraggio
L’intervento di Edith Gabrielli
L’intervento di Alfonsina Russo
L’intervento di Gisella Capponi
Il saluto di Vincenzo Ruggieri
Presentazione del progetto
TESORI PER L’ALDILÀ
La Tomba degli Ori di Vulci
Dal sequestro al restauro
venerdì 27 maggio 2016 alle ore 19.30
Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
piazzale di Villa Giulia 9 – Roma
La sera del 27 maggio viene presentato in anteprima nella Sala 21 del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (Polo Museale del Lazio) il corredo funerario della Tomba degli Ori della necropoli della Polledrara di Vulci.
Una sontuosa fibula da parata in lega d’oro, tre rari pendenti a disco in argento dorato, con simboli astrali, tre scarabei incastonati in pendenti-sigillo di tipo siro-fenicio, un raffinato bracciale tubolare in argento decorato in filigrana d’argento dorata; questi monili e molti altri ancora, tutti di rara qualità, erano parte del fastoso corredo funerario della Tomba degli Ori della necropoli della Polledrara di Vulci che viene presentato in anteprima la sera del 27 maggio presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma.
L’iniziativa vede l’impegno congiunto del Polo Museale del Lazio, della Soprintendenza per l’Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale, dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro e della Fondazione Paola Droghetti onlus.
Il restauro, diretto ed eseguito presso Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, è stato reso possibile grazie al finanziamento della Fondazione Paola Droghetti onlus, che dal 1998 è impegnata a sostenere importanti progetti di recupero e di valorizzazione del patrimonio artistico e archeologico italiano.
L’esposizione temporanea del ricco corredo nella Sala 21 del Museo di Villa Giulia, che a partire dal 28 maggio verrà aperta al pubblico, in coincidenza con la seconda delle aperture serali prolungate fino alle 22,30, si protrarrà fino al 31 Dicembre 2016. Con la concretezza e lo splendore dei risultati la mostra riassume il virtuoso intreccio di azioni pubbliche e private per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale.
Il corredo della Tomba degli Ori è stato “riscoperto” infatti nel 2010 in modo quasi fortuito, e certamente inaspettato, nei depositi del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia durante i lavori di riallestimento delle sale. Da ricerche e riscontri si è potuto collegare i reperti ad un sequestro effettuato dai Carabinieri nel giugno del 1962 presso Ischia di Castro; a seguito del sequestro si avviarono anche le indagini per identificare il sito di appartenenza dei reperti e, dopo pochi mesi, nel gennaio del 1963, venne localizzata nella necropoli della Polledrara presso Vulci, la tomba di provenienza del corredo.
A distanza dei secoli, il corredo della Tomba degli Ori testimonia il fasto e il censo dell’antica dama dell’aristocrazia di Vulci che ne fu proprietaria (forse madre o moglie di un principe) e offre un significativo spaccato della composita temperie culturale che connota Vulci nella prima Età Orientalizzante in un periodo (720-680 a.C.), ancor oggi poco documentato a Vulci.
I restauratori dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, con l’alta professionalità e
l’interdisciplinarità che da sempre li caratterizza, attraverso lo studio sapiente dei materiali e delle tecniche di lavorazione antiche, hanno restituito splendore ai gioielli in oro e in argento e ai preziosi vasi in bronzo dello stesso corredo, attraverso cui si ricostruisce quel quadro di relazioni “internazionali” in cui era inserita l’Etruria e Vulci in particolare, allo scorcio dell’VIII secolo a.C. Una nuova temperie culturale, ricca non solo di stimoli originali, ma anche di idee, tecnologie innovative nell’oreficeria e nella bronzistica e che vede soprattutto l’arrivo di uomini e mercanti dalla Grecia e dal Vicino Oriente e prefigura il secolo successivo (VII a.C.), non a caso detto Orientalizzante. In questo clima emerge una élite di cui fa parte la nobile proprietaria della Tomba degli Ori, che si veste alla stregua di una principessa orientale.
La Fondazione Paola Droghetti Onlus elargisce ogni anno borse di studio destinate ad ex allievi o, come del caso presente, laureandi della Scuola di Alta Formazione dell’ISCR, per operare interventi di restauro su specifici manufatti. Le borse della presente edizione erano state assegnate a Irene Cristofari e a Flavia Puoti, neolaureate del Percorso Formativo Professionalizzante 4 (Materiali e manufatti ceramici, vitrei, organici. Materiali e manufatti in metallo e leghe) che hanno eseguito l’intervento di restauro e la documentazione grafica, sotto la direzione lavori di Barbara Davidde Petriaggi e la direzione operativa di Antonella Di Giovanni.
Come è consuetudine, la Fondazione Droghetti darà nel corso della presentazione l’annuncio del prossimo bando e dell’opera prescelta.
Durante la manifestazione sarà inoltre presentato il volume TESORI PER L’ALDILA’ La Tomba degli Ori di Vulci. Dal sequestro al restauro, a cura di Barbara Davidde Petriaggi e Simona Carosi, pubblicato da Gangemi Editore, 18° volume di Interventi d’Arte sull’Arte, collana curata della Fondazione Paola Droghetti onlus.
Concluderanno la serata la proiezione del cortometraggio Tesori per l’aldilà, regia di Serena Lodovici, e la visita alla mostra.
Comunicato stampa TESORI PER L’ALDILA’ 27 maggio 2016
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se non sei potuto venire alla serata evento dell’inaugurazione hai tempo fino al 28 dicembre 2016 per vedere la mostra.