Statua Femminile Romana del II sec. d.c.
La Fondazione Paola Droghetti onlus ha avviato nella fine dell’anno 2018 una collaborazione con il Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps. In questo quadro la Fondazione ha finanziato, nel primo semestre dell’anno 2019, lo studio e il restauro della Statua Femminile panneggiata della collezione dello stesso museo
Nel 2018 la statua è stata ceduta allo Stato italiano in base alla legge n. 512 del 1982 che permette la cessione di beni culturali in pagamento delle imposte. È stata quindi assegnata al Museo Nazionale Romano nella sede di Palazzo Altemps, dove è stata collocata nella “Sala della Menade” accanto a un’altra statua, la c.d. Menade Veneziani, che era stata ceduta in pagamento delle imposte nel 1997.
La statua, in marmo bianco e di dimensioni inferiori al vero, rappresenta una figura femminile panneggiata, priva della testa e delle braccia, che erano lavorate separatamente e inserite con perni. La figura stante sulla gamba sinistra, con la destra flessa e leggermente scartata di lato, indossa un chitone altocinto, che lascia scoperta la spalla destra e parte del seno ed è solcato da pieghe fitte e sottili, che rendono la trasparenza della veste. Il mantello (himation) di stoffa più pesante e ruvida, che in origine si avvolgeva attorno al braccio sinistro, riveste completamente le gambe e risale obliquamente sulla parte posteriore. La scultura, derivata da un tipo iconografico di età ellenistica, è databile al II secolo d.C.
Partenza per una nuova emozionante avventura!!
L’intervento conservativo è stato possibile grazie al sostegno offerto dalla Fondazione Paola Droghetti onlus. La statua è in fase di restauro in modalità di cantiere aperto, consentendo ai visitatori di apprezzare il lavoro svolto dai restauratori in corso d’opera.
La scultura non si trovava in uno stato di conservazione ottimale.
La superficie, molto erosa e scagliata in più zone ben localizzate, evidenziava uno strato compatto di polvere grassa sedimentata e adesa al rilievo. Inoltre, erano ben distinguibili residui di prodotti utilizzati in interventi precedenti, come resine e cere, nonché alcune macchie di ruggine e diversi perni metallici alcuni dei quali presentano una consistente patina di corrosione. Sono presenti stuccature composte da malte e prodotti non idonei.
La scultura non si trovava in uno stato di conservazione ottimale.
La superficie, molto erosa e scagliata in più zone ben localizzate, evidenziava uno strato compatto di polvere grassa sedimentata e adesa al rilievo. Inoltre, erano ben distinguibili residui di prodotti utilizzati in interventi precedenti, come resine e cere, nonché alcune macchie di ruggine e diversi perni metallici alcuni dei quali presentano una consistente patina di corrosione. Sono presenti stuccature composte da malte e prodotti non idonei.
SAVE THE DATE
27 maggio 2019
Presentazione del restauro
Il 27 maggio 2019 sarà presentato al Museo Nazionale Romano nella sede di Palazzo Altemps il restauro della statua unitamente al volume della collana INTERVENTI d’Arte sull’Arte, curata dalla Fondazione Paola Droghetti onlus, Gangemi editore. Il volume, oltre a uno studio storico-artistico sulla scultura, finora inedita, e a un contributo specifico sull’abbigliamento della figura femminile, illustrerà le varie fasi dell’intervento di restauro e i risultati delle indagini scientifiche. Preliminarmente al lavoro di restauro, sono state eseguite mirate indagini diagnostiche.
La pulitura della scultura, eseguita con prodotti innovativi a minorimpattoambientalenelrispettodell’opera,dell’operatore e dell’ambiente, consentirà il recupero delle migliori condizioni di conservazione e di fruizione estetica dell’opera. Infine, per una maggiore conoscenza e una più completa documentazione dell’opera ed una più completa documentazione del restauro, sono stati effettuati rilievi e fotomodellazione 3D.
La pulitura della scultura, eseguita con prodotti innovativi a minorimpattoambientalenelrispettodell’opera,dell’operatore e dell’ambiente, consentirà il recupero delle migliori condizioni di conservazione e di fruizione estetica dell’opera. Infine, per una maggiore conoscenza e una più completa documentazione dell’opera ed una più completa documentazione del restauro, sono stati effettuati rilievi e fotomodellazione 3D.
L’articolo di grande interesse: ricerca sulle vesti della Fanciulla di Marmo, di Sara Paci Piccolo